UK: gli euroscettici di Farage in testa nei sondaggi

2014-05-12 38

Si sta per abbattere una tempesta sulla politica britannica.

In vista delle europee di maggio, il partito euroscettico Ukip di Nigel Farage, Partito per l’indipendenza del Regno Unito, è per la prima volta oltre il 30% nelle intenzioni di voto degli elettori britannici, stacca il Labour di tre punti, mentre i conservatori del premier David Cameron arrancano al terzo posto, con 19%.

A Portsmouth dove Farage ha iniziato la campagna elettorale, Nigel Farage:

“Unitevi all’esercito della gente usate il 22 maggio per dare all’establishment di questo paese il più grande scossone che abbia mai ricevuto da centinaia di anni.
Il nostro messaggio è semplice, vogliamo indietro i nostri soldi, rivogliamo i nostri confini, il nostro Paese”.

L’UKIP ha attualmente 9 seggi sui 73 che spettano al Regno Unito nel parlamento europeo, spera di fare la parte del leone in queste consultazioni.

“Lei è il migliore, lei dovrebbe governare questo Paese. Gli altri non dicono e non fanno niente. A parte star seduti”

Nigel Farage : “Ci hanno svenduti, non è vero?”.

“Ha ragione, concordo in tutto e per tutto”.

L’Europa non è la preoccupazione principale per gli elettori dell’UKIP, che in testa alla propria lista di priorità hanno invece immigrazione e la tenuta economica del Paese.
Il numero di immigrati è aumentato del 40% nell’ultimo anno, e questo è per i britannici euroscettici tema di preoccupazione.

“Siamo il Paese più densamente popolato d’Europa, pochi lo sanno. Ci sono tanti immigrati che arrivano in questo momento ma non siamo in grado di assimilarli allao stesso ritmo”.

“Non sono contrario agli immigrati, ma voglio che siano i migliori a venire e a lavorare”.

Fondato nel 1993, il principale obiettivo dell’Ukip è portare la Gran Bretagna fuori dall’Unione europea.
Finora ha avuto un tale successo nel convincere l’opinione pubblica che l’Europa stia privando i suoi cittadini di libertà e di numerosi diritti, sotto il profilo politico, che il Partito conservatore ha iniziato a tenere una linea molto più dura sull’Unione per paura di perdere voti in favore degli ultraeuroscettici.

Matthew Goodwin, co-autore di “Revolt on the Right”

“È un fenomeno rivelatore di come una società matura e multiculturale affronti una destra radicale e ribelle.
È questa la nostra risposta? È sufficiente gridare al lupo per per sperare che scappi via?

La domanda è piuttosto perché questi gruppi emarginati si sentono delusi dalla direzione presa dalla società. Come recuperarli reintegrarli?”

Quello che si prospetta essere unvoto di protesta, è destinato a avere ripercussioni a livello nazionale oltremanica.

Alle europee del 2009 l’affluenza in Gran Bretagna è stata del 34 per cento.

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