La Vijecnica, costruita nel 1896 e distrutta nella guerra Bosnia, che sfregiò l’edificio del Municipio in cui ha sede, ha riaperto le sue porte a Sarajevo.
I lavori di ricostruzione sono cominciati nel 1996 e sono costati 12 milioni di euro, 9 dei quali investiti dall’Unione europea. La riapertura al pubblico il 9 maggio, giorno dedicato all’Europa, assume un grande valore simbolico, rappresenta “una vittoria della civiltà sulla barbarie”, ha detto Bakir Izetbegovic, l’esponente musulmano della presidenza tripartita della Bosnia.
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1992, il rogo appiccato dai serbi, risparmiò 300 mila degli oltre 2 milioni di libri, anche rarissimi, che andarono in fumo.