Tablet, hashtag e video da usare in classe, nell’ora di lezione. I social media in mano ai bambini possono destare qualche preoccupazione, eppure si stanno diffondendo sempre di più come strumenti didattici nelle scuole.
In un asilo francese, a Dunkerque, i bambini hanno messo da parte l’abbecedario e imparano a leggere e scrivere scambiandosi messaggi su Twitter.
Nella Corea del Sud, Skype e Facebook consentono agli studenti di settanta scuole elementari di comunicare dal vivo con classi di paesi di tutto il mondo: un metodo per conoscere altre culture ma soprattutto per imparere e praticare l’inglese.
In un liceo degli Stati Uniti un’insegnante ha trovato il modo per far avvicinare i propri studenti anche ad antichi — e lunghissimi — poemi epici come il Beowulf. Come? Gli studenti ne scelgono una riga e usando l’applicazione Vibe, filmano un video di soli 7 secondi che poi viene condiviso sui Social Media.