Il presidente dello Sinn Fein, Gerry Adams, è il personaggio più conosciuto nel processo di pace Nord-irlandese. Un nome tuttora capace di suscitare rancore negli unionisti e ammirazione invece da parte repubblicana.
Influente e carismatico, Gerry Adams è un personaggio cruciale nella storia recente dell’Irlanda del Nord.
Nato a Belfast nel 1952, diviene ben presto un attivista per i diritti civili. Si dice che abbia anche aderito all’IRA nel ’69, e che due anni dopo sia già divenuto capo -battaglione della Provisional IRA, fondata da giovani militanti fuoriusciti dall’IRA.
Lui però ha sempre negato una partecipazione diretta nel gruppo armato. Anche se non se ne è mai dissociato.
Nel ’72, quando si contano a centinaia i morti per la violenza settaria e nemmeno impiegando con durezza l’esercito Londra riesce a riprendere il controllo della situazione, Gerry Adams viene incarcerato senza processo nel campo di Long Kesh, in quanto sospettato d’appartenere all’IRA. Era stato brevemente arrestato anche un anno prima.
Ma è a partire dagli anni ’80 che Adams diviene una figura politica di spicco: è vice presidente del Sinn Fein, ed è un elemento fondamentale della nuova strategia, armi e urne, lotta al contempo armata e politica.
Eletto due volte al Parlamento britannico, non s‘è mai seduto sul suo seggio, perché ha rifiutato di giurare per la corona britannica.
L’ascesa di Tony Blair, premier nel ’97, cambia tutto: Adams, sempre più propenso alla moderazione, coglie l’opportunità, incontra più volte il premier, prima senza telecamere, poi a Downing street: un evento che non si vedeva dal 1921, anno della firma del Trattato di divisione dell’Irlanda.
La sua scommessa, quella di una soluzione negoziata, con la rinuncia alla violenza e l’accettazione della via democratica, è vinta il 10 Aprile del 1998, con la firma al Castello di Stormont dell’accordo di pace del Venerdì Santo.
Adams ha poi contribuito attivamente al disarmo dell’IRA e all’accettazione, da parte dello Sinn Fein, della polizia e del sistema giudiziario nord-irlandesi.
Terrorista travestito da politico secondo alcuni, soprattutto in campo unionista; eroe della resistenza e protagonista assoluto del processo di pace secondo altri, Gerry Adams resta un leader difficile da definire.