Il premier uscente iracheno, lo sciita Nouri al-Maliki, si è detto certo della vittoria del suo blocco politico alle elezioni parlamentari in Iraq, le prime dal ritiro, alla fine del 2011, delle truppe statunitensi dal Paese.
Circolazione vietata alle auto e seggi protetti in alcuni casi da cinque cordoni delle forze di sicurezza. Così il Paese ha votato per le legislative: uno stato di allerta che non haimpedito episodi di violenza, con almeno 14 morti dopo le 90 vittime negli attentati dei due giorni precedenti.
I controlli a tappeto hanno però portato all’arresto di una persona in possesso di 511 tessere elettorali nella città di Shura, 45 chilometri a sud di Mosul.
Per avere i risultati e formare un governo l’attesa sarà lunga, vista la partecipazione di una miriade di partiti in cui si sono divisi, anche al loro interno, gli schieramenti sciita e sunnita.