L’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa smentisce che una squadra di suoi osservatori inviata in Ucraina sia nelle mani dei separatisti filo-russi.
Tutto porterebbe a pensare, secondo la portavoce dell’Osce a Vienna, che il personale trattenuto a Sloviansk appartenga a un contingente di osservatori militari inviati in Ucraina in virtù di una serie di accordi bilaterali. La squadra di sette persone sarebbe composta da tre tedeschi, un polacco, un ceco, un danese e uno svedese.
La loro cattura è l’ultimo capitolo in una giornata che ha visto un’escalation dell’offensiva militare di Kiev nelle località dell’est sotto il controllo delle milizie filo-russe, con l’accerchiamento di Sloviansk. L’obiettivo è impedire che i separatisti ottengano rinforzi o aiuti dall’esterno.
In reazione agli ultimi avvenimenti, Mosca ha intensificato le esercitazioni militari nella regione di Volgograd e ha ammassato fino a 40mila truppe lungo la frontiera ucraina.