Dopo l’inizio della crisi ucraina, l’annessione non riconosciuta della Crimea e le sanzioni occidentali, per la Russia era solo questione di tempo.
La prima delle tre grandi agenzie di rating, l’americana Standard & Poor’s, ha abbassato il giudizio sul debito a lungo termine di Mosca a BBB-.
La fuga di capitali dal Paese nei primi tre mesi dell’anno ha già superato i livelli dell’anno scorso (oltre 60 miliardi di dollari), con il crollo del rublo che ha costretto la banca centrale russa, a sorpresa, ad alzare ancora un volta i tassi d’interesse di riferimento.
Il rating della Russia adesso è un solo gradino sopra il livello “junk” (spazzatura) e l’agenzia, che ha mantenuto l’outlook negativo, avverte: in caso di nuove sanzioni, potremmo tagliare ancora.