Washington tende la mano al nuovo governo ucraino con una serie di misure economiche e di assistenza energetica che saranno annunciate dal vice presidente statunitense Joe Biden, arrivato in visita a Kiev.
Nei prossimi due giorni, Biden incontrerà il presidente e il premier ucraini e insisterà sul rispetto dell’accordo di Ginevra, anche e soprattutto da parte di Mosca, su cui pesa la minaccia di nuove sanzioni americane.
Giunto ad accogliere Biden, il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Deshchytsia, ha richiamato la Russia alla necessità di “condannare tutte le azioni compiute da estremisti, comprese quelle di cui sono stati vittime alcuni giornalisti, sequestrati insieme ad altri civili nelle regioni dell’est”. “Sono atti di terrorismo”, ha tagliato corto il ministro.
Il riferimento è alla vicenda di Irma Krat, una giornalista ventinovenne ucraina, detenuta dalle milizie separatiste a Sloviansk.
Durante la breve apparizione che le è stata concessa davanti ai colleghi della stampa, ha detto che i suoi carcerieri le hanno dato da mangiare e da bere. “Non mi hanno umiliata né violentata – ha precisato – a volte mi minacciano, ma se avessi subito cose più gravi lo direi”.
A Sloviansk, altri tre giornalisti stranieri sarebbero stati sequestrati dai filorussi e liberati nel giro di poche ore. Tra questi, ci sarebbero anche due italiani, dei quali non si conoscono le generalità.