In Algeria, 60mila seggi aperti fino alle 19, ora locale, per le elezioni presidenziali.
Il presidente Bouteflika si è presentato a quello di Algeri su una sedia a rotelle, ma non ha rilasciato dichiarazioni. Sebbene scomparso dalla scena pubblica da tempo per motivi di salute, sembra essere ancora il favorito e questo sarebbe il suo quarto mandato.
L’Algeria vota, ma per molti l’esito è dunque scontato. Deboli le speranze degli altri 4 candidati, anche se c‘è chi non esclude che, a sorpresa, l’ex premier Ali Benflis possa farcela.
Il principale avversario del presidente uscente ha “messo in guardia contro il pericolo di brogli e si è detto fiducioso della sua vittoria”.
Tra i candidati anche una donna Louisa Hanoune, definita ‘la pasionaria’, critica nei confronti dell’Occidente, promette di abolire la corruzione.
Nonostante 25 partiti abbiano invitato a boicottare il voto e vi siano stati scontri tra polizia e manifestanti con oltre quaranta feriti, alle ore 14 l’affluenza alle urne era del 23,25%” come ha confermato il ministro dell’Interno algerino Tayeb Belaiz.
Hanno già votato le popolazioni delle province del Sud che vivono in aree nomadi e gli algerini all’estero.