Sono quasi trecento i dispersi del naufragio in Corea del Sud. Tre i morti accertati, uno studente e una 22enne, membro dell’equipaggio. Come in ogni tragedia, anche in questa c‘è stato il solito balletto di cifre. Le persone a bordo sarebbero state circa 460. 325 erano studenti in gita. Oltre 160 persone sono state tratte in salvo e su una trentina finite in ospedale, sette sarebbero in gravi condizioni.
Secondo le testimonianze, il traghetto avrebbe urtato il fondale marino, forse a causa della nebbia, per poi rovesciarsi nell’arco di due ore. E’ polemica sull’evacuazione dei passeggeri:
“C‘è stato un annuncio che ci diceva di stare fermi e seduti, ma il traghetto stava già affondando. Alcuni studenti non sono riusciti a scappare”.
Il traghetto “Sewol”, era partito da Incheon, il porto della capitale, diretto all’isola di Jeju, uno dei paradisi turistici del Paese. Ha dato l’allarme alle 9 del mattino, ora locale.
Sull’isola di Jindo è stato allestito un centro d’accoglienza dove alcuni dei famigliari hanno già potuto riabbracciare i propri ragazzi.