“Sono all’estero per curarmi” fa sapere tramite i suoi avvocati Marcello Dell’Utri, che da qualche giorno è irreperibile e risulta ufficialmente latitante.
L’ex senatore del PDL è oggetto di un mandato d’arresto proprio per il pericolo di fuga in vista della sentenza con cui martedì prossimo la Cassazione potrebbe rendere definitiva la sua condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo alcune testimonianze e intercettazoni, il co-fondatore di Forza Italia sarebbe in Libano da alcune settimane, ma non si esclude che intenda spostarsi in Guinea-Bissau o nella Repubblica Dominicana.
In Italia scoppia la polemica sul possesso di un passaporto diplomatico o di servizio. La Farnesina chiarisce che i documenti rilasciati a suo tempo al parlamentare sono ormai scaduti.
Secondo i giudici della Corte d’Appello di Palermo e in base alle testimonianze di pentiti come Gaspare Spatuzza, Dell’Utri era un tramite tra la mafia siciliana e imprenditori milanesi tra cui Silvio Berlusconi, ma il convolgimento dell’ex premier non è stato dimostrato.
Nel frattempo Berlusconi, condannato per tutt’altra vicenda, attende di sapere se potrà scontare la sua pena ai servizi sociali.