L’Australia nord-orientale è con il fiato sospeso nell’attesa dell’arrivo di un ciclone di categoria 5, il gradino più alto nella scala del rischio.
Nello stato del Queensland, fra Capo Flattery e la cittadina di Cooktown, si prevedono venti fino a 300 km all’ora.
Il ciclone Ita è il più forte dopo Yasi, che colpì la stessa zona nel 2011 lasciando dietro di sè l’equivalente di 2,4 miliardi di euro di danni.
Il capo del governo locale Campbell Newman ha rassicurato la popolazione, dichiarando che tutto è stato fatto per proteggere le comunità coinvolte.
La preoccupazione riguarda soprattutto le abitazioni costruite prima del 1985, che, secondo le autorità, potrebbero non resistere alla furia degli elementi.
Emergenza nell’emergenza, il livello del mare si alzerà ben oltre quello delle
normali maree, con onde
distruttive, forti correnti e inondazioni.
Un problema anche per la barriera corallina, secondo un recente studio è proprio il cattivo tempo, una delle principali minacce per questo ecosistema unico e fragile.