Le madri di Srebrenica fanno causa ai Paesi Bassi. Al via il processo all'Aja

2014-04-07 157

Sono passati 19 anni dal massacro di Srebrenica. Ora le madri e le vedove tornano alla carica. Al via al tribunale dell’Aia il processo contro i caschi blu olandesi, in forze alle Nazioni Unite, accusati di non aver impedito ai serbo-bosniaci di massacrare otto mila uomini e ragazzi musulmani dell’enclave nel 1995.

“Pensiamo che dovrebbe essere costituito un fondo, fa presente una delle promotrici del gruppo “Madri di Srebrenica”, proprio come con gli ebrei nella seconda guerra mondiale. I soldi non ci ridaranno i nostri figli ma qualcuno deve pagare per le nostre sofferenze, per il nostro dolore, per questa lunga attesa. Siamo qui nei Paesi Bassi per raccontare cos‘è veramente accaduto sotto la loro protezione, la loro bandiera. Ma loro continuano a restare in silenzio.”

Lo Stato olandese, finora, è stato condannato solo per non aver garantito la protezione di tre bosniaci che avevano chiesto di entrare nella base Onu. Nessuna condanna per una responsabilità più ampia. Ed è quello che le madri di Srebrenica cercano nei tribunali olandesi dal 2007.

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