Saranno le prime elezioni presidenziali senza le truppe statunitensi, quelle del 5 aprile in Afghanistan.
Con i taleban che promettono azioni di disturbo, la messa in sicurezza del processo elettorale ha pesato in gran parte sulle autorità afghane. Ma il clima non è dei più tranquilli.
“A meno di 48 ore dalle elezioni la polizia resta in stato d’allerta. In ogni strada le auto vengono fermate e controllate, a cominciare da quelle su cui viaggiano dei sospetti”.
La Commissione elettorale assicura che è stato fatto il necessario per garantire ai 12 milioni di aventi diritto di potersi recare ai seggi.
“Sono contento di vedere questa mobilitazione. Pensando alle elezioni avevo qualche timore per la sicurezza, ma vedo che le cose vanno come si deve. Sono soddisfatto anche di come la polizia ci tratta”.
Se nessuno degli otto candidati supererà il 50 per cento dei voti al primo turno, sarà necessario indire un nuovo scrutinio per il ballottaggio tra i due candidati meglio piazzati.