Il nord del Cile trema ancora, presidente Bachelet fatta evacuare da Arica

2014-04-03 11

Un nuovo potente terremoto di magnitudo 7.6 torna a far tremare le coste dell’estremo nord del Cile. Nella notte, le autorità hanno emanato l’allerta tsunami – cancellata dopo qualche ora – e ordinato l’evacuazione lungo tutto il litorale del paese e anche del vicino Perù.

Si è trattata della più forte della serie di scosse di assestamento seguite al sisma che martedì ha causato la morte, nella stessa regione, di sei persone.

Le popolazioni della località costiera del Paese sono state evacuate. Anche la Presidente cilena Michelle Bachelet, che si era recata ad Arica per visitare le aree colpite dal primo sisma, è stata portata via dall’hotel dove soggiornava.

“Speriamo che la gente mantenga la calma – ha detto il capo dello Stato – e segua le istruzioni date dalle autorità in modo che tutti siano al sicuro”.

La scossa di martedì – di magnitudo 8.2 – registrata poco prima delle 9 di sera, ha avuto da subito decine di repliche. Lo tsunami si è propagato a 360 gradi nel Pacifico fino a giungere sulle coste del Giappone in forma ridotta, con un innalzamento massimo del livello marino di un metro.

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