Le autorità militari di Fort Hood, in Texas, confermano la morte di 4 persone; 16 i feriti, alcuni dei quali versano in condizioni critiche. È il bilancio della sparatoria che ha fatto tornare indietro le lancette di 5 anni per la più grande base militare americana, ostaggio del caos ieri dopo l’esplosione di una ventina di colpi d’arma da fuoco in un’area del compound.
“La persona che ha aperto il fuoco ha rivolto l’arma contro di sè ed è morta” ha precisato il Comandante Mark Milley. “Per quanto riguarda l’indagine al momento non ci sono indicazioni che l’incidente sia legato al terrorismo benchè non scartiamo nessuna pista e le indagini continuano”.
Nella base militare, poco distante da Killeen, in Texas, e che può ospitare circa 50.000 persone, sono entrate in azione sia le forze di polizia locali che l’Fbi.
“Le persone alla base si sono sottoposte a grandi sacrifici in nome della nostra libertà” ha commentato il Presidente Barack Obama che ha seguito la crisi minuto per minuto. “Molti di loro hanno servito in Iraq, Afghanistan, con coraggio e con valore. È un grande dolore vedere ripetersi un episodio del genere”.
Il 5 novembre 2009 Fort Hood era stata teatro di una sparatoria costata la vita a 13 persone e che aveva fatto decine di feriti. Autore della strage il Maggiore e psichiatra dell’esercito Nidal Malik Hasan, processato e condannato a morte in agosto dell’anno scorso.