Siria: 150mila i morti, in 3 anni di guerra uccisi 8mila bambini

2014-04-01 35

Sono oltre 150.000 le persone che hanno perso la vita in tre anni di conflitto in Siria. Lo rivela un rapporto dell’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo. Un terzo delle vittime sono civili, tra loro 8 mila bambini.

Il bilancio viene diffuso nel giorno in cui l’esercito di Bashar al Assad riprende il controllo della regione di Latakia, teatro di un’offensiva dei ribelli islamici. Resta in mano ai miliziani la città a maggioranza armena di Kesab, al confine con la Turchia. I cristiani armeni si sono rifugiati in una chiesa fuori città e accusano la Turchia di appoggiare i jihadisti.

“Non abbiamo nulla – dice Siran Demirchian, una residente di Kesab – Tutte le nostre cose, i vestiti, nulla.Siamo andati via solo con quello che indossavamo”.

“Abbiamo organizzato delle milizie e abbiamo difeso la nostra città per circa un anno – racconta Gevorg Nazarian, il rappresentante della comunità – Eravamo in pattugliamento giorno e notte. È stato un pastore turco a informarci dell’invasione dal confine turco”.

La guerra siriana si combatte anche a Tripoli, in Libano, tra miliziani sunniti anti-regime e i loro rivali alawiti. Dopo la ripresa degli scontri che la scorsa settimana hanno provocato almeno 10 vittime, mille soldati libanesi sono stati inviati nel nord del Paese nell’ambito di un piano di sicurezza per riportare la calma.

I militari procedono ad arresti e perquisizioni e alla rimozione delle barricate nei martoriati quartieri della periferia.