Il premier Recep Tayyip Erdogan e il suo partito, l’AKP, vincono le elezioni locali in Turchia. Almeno stando ai primi risultati che emergono dallo scrutinio. Nessun crollo dunque nel consenso verso colui che ormai molti definiscono ‘il Sultano’. La repressione delle manifestazioni di Gezi Park, le accuse di corruzione e la censura di internet non erodono lo zoccolo duro dei sostenitori del Partito per la Giustizia e lo sviluppo che conquisterebbe Ankara e Istanbul.
Forse troppo debole l’opposizione del Partito Popolare Repubblicano, guidato da Kemal Kiliçdaroglu, che tiene a Smirne.
O forse ancora troppo forte l’economia turca perché la maggior parte del Paese auspichi un vero cambiamento.