Le autorità australiane modificano l’area di ricerca dell’aereo scomparso, grazie a una nuova pista ritenuta “credibile”. La squadra internazionale che sta cercando di ritrovare i resti del Boeing 777 della Malaysia Airlines potrà lavorare a circa 1.100 chilometri più a nord-est nell’Oceano Indiano, in un punto che si trova a 1.850 chilometri a ovest di Perth.
“Le nuove informazioni sono fondate sulle analisi continue dei dati radar sul movimento dell’aereo tra il Mar Cinese Meridionale e lo Stretto di Malacca prima della perdita del contatto – spiega Martin Dolan, dell’ufficio di sicurezza dei trasporti -. Queste analisi indicano che l’aereo stava viaggiando a una velocità maggiore rispetto a quella stimata in precedenza, di conseguenza il consumo di carburante risulta più elevato e la possibile distanza percorsa verso sud nell’Oceano Indiano minore”.
La nuova zona è più vicina alla costa occidentale australiana. Questo dovrebbe permettere di protrarre per periodi più lunghi le ricerche finora infruttuose dei resti dell’aereo scomparso l’8 marzo con 239 persone a bordo.