Il generale Abdel Fattah al-Sisi fa un altro passo verso la presidenza dell’Egitto. Il ministro della Difesa e comandante dell’esercito si è dimesso dai suoi incarichi per candidarsi alle elezioni che dovrebbero tenersi entro luglio.
L’annuncio è arrivato al termine di una giornata caratterizzata dalle proteste dei Fratelli musulmani contro le condanne a morte di massa nei confronti degli esponenti della Confraternita.
“Onestamente parlando, il maresciallo al-Sisi è un uomo d’onore, e
la maggior parte del popolo egiziano lo ama – dice un lavoratore del Cairo – Ha salvato il popolo egiziano dalla ‘Confraternita Terrorista’ dei Fratelli Musulmani che stava conducendo il Paese sulla strada delll’inferno”.
“È una gioia sapere che il maresciallo al-Sisi si candiderà. Ma, allo stesso tempo, sappiamo che il futuro sarà più difficile di quanto si possa immaginare – sostiene una residente della capitale egiziana – E la gente non avrà pietà, chiunque sia il candidato”.
Al Sisi è già il padrone dell’Egitto. L’architetto della destituzione del presidente Morsi si è imposto come l’uomo forte capace di battere il terrorismo ed è ultrafavorito alle elezioni presidenziali.