529 condanne a morte: sentenza shock agita l'Egitto

2014-03-24 1

“La giustizia è stata condannata a morte!”. Il grido di rabbia e disperazione è unanime davanti al tribunale di Al Minya, nell’Alto Egitto, dopo la sentenza che prescrive la pena capitale per 529 militanti dei Fratelli musulmani, colpevoli di aver partecipato alle violenze che lo scorso agosto causarono la morte di due agenti di polizia.

Aly Mahmoud, avvocato di uno degli imputati, lamenta che ai legali della difesa non è stato nemmeno consentito l’ingresso in aula. “Il giudice – dice – ha emesso il verdetto senza che nessuno degli avvocati fosse presente”.

Parole di fuoco da parte della Fratellanza, che promette una nuova fase di opposizione al “regime dei militari”.

Di sentenza grottesca parla Amnesty International, che sottolinea come non sia possibile garantire un giusto processo per oltre cinquecento imputati in appena due giorni di dibattimento.

Il ministero degli Esteri egiziano ricorda che i condannati hanno diritto di ricorrere in appello. Ma intanto martedì altri 700 imputati rischiano la stessa condanna.