Israele risponde ad agguato su Golan, bombardate postazioni militari siriane

2014-03-19 15

Dopo due attacchi in quattro giorni sulle alture del Golan, Israele risponde con la forza contro il regime siriano.

Nella notte tra martedì e mercoledì, jet israeliani hanno colpito una serie di postazioni militari di Damasco: è la rappresaglia all’esplosione della bomba che 12 ore prima aveva ferito quattro soldati di Tel Aviv.

L’incidente è avvenuto al confine. Appena i militari sono usciti dalla jeep per un controllo, è stato fatto detonare l’ordigno.

Il governo di Benjamin Nethanyahu accusa il regime di Bashar al-Assad di aiutare i militanti di Hezbollah contro Israele.

“Elementi siriani non solo hanno permesso, ma hanno collaborato nell’attacco contro le nostre forze – ha detto il Primo ministro Nethanyahu – La nostra politica è molto chiara, attacchiamo coloro che ci fanno del male e cerchiamo di contrastare, per quanto possiamo, il trasferimento di armi via mare e via terra. Di tanto in tanto dobbiamo concludere operazioni aggressive, come abbiamo hanno appena fatto, per garantire la calma”.

La dinamica dell’agguato ha fatto pensare ad un tentativo di rapire uno dei militari israeliani.

I raid aerei segnano la più grave escalation lungo la linea del cessate il fuoco tra Siria e Israele dalla guerra del 1973.