“Pregate per me”. Francesco utilizza twitter e si rivolge ai suoi oltre 12 milioni di follower per celebrare il suo primo anno di pontificato.
Il Papa argentino, chiamato “dalla fine del mondo” per rilanciare un cattolicesimo in crisi e riformare un Vaticano che affonda negli scandali, in dodici mesi ha raggiunto il primo obiettivo: riconquistare la fiducia dei cattolici.
“Il gesto che mi più ha colpita – dice una donna residente a Roma – è stato quando è andato in carcere a lavare i piedi dei prigionieri”.
“Finalmente si sono aperte le porte – aggiunge una fedele statunitense – Incrociamo le dita e speriamo che le cose continuino così bene. Credo stia facendo bene”.
“Adesso il Vaticano è in contatto con i poveri – sostiene un cattolico argentino in visita a Piazza San Pietro – con coloro che più hanno bisogno, e non con la ricchezza e il lusso, come penso è stato prima”.
Si è impegnato – rompendo l’omertà – a contrastare la pedofilia in Vaticano. Sui matrimoni gay ha detto: chi sono io per giudicare? Ma la cosiddetta rivoluzione di Bergoglio è stata soprattutto di stile. Vivere a Santa Marta, girare in utilitaria, la scelta di Lampedusa per suo primo viaggio.