Nuovi scontri tra manifestanti e polizia in Turchia. A far nascere la protesta, che da Istanbul si è estesa a diverse città del Paese, la notizia della morte di Berkin Elvan.
Il quindicenne, lo scorso 16 giugno, mentre andava a comprare del pane, era stato colpito alla testa da una granata lacrimogena sparata
dalle forze dell’ordine ad altezza uomo, durante una manifestazione a Gezi Park. L’adolescente, rimasto per 269 giorni in coma, era diventato un simbolo della repressione del governo di Ankara.
Centinaia le persone radunatesi nella piazza centrale della capitale in segno di solidarietà e cordoglio.
Berkin Elvan diventa la sesta vittima delle violenze della scorsa estate in Turchia. Più di ottomila le persone che rimasero ferite.
In serata dovrebbero svolgersi nuove manifestazioni in tutte le principali città del Paese.