La pazienza è finita. I familiari chiedono un intervento di Pechino sulla Malaysian Airlines

2014-03-10 19

E dopo la disperazione comincia ad affiorare la rabbia.

Dopo tre giorni i familiari dei passeggeri a bordo dell’aereo della Malaysian airlines scomparso, moltissimi sono cinesi, cominciano a chiedere un intervento ufficiale del governo di Pechino per costringere la compagnia a dare maggiore assistenza e informazioni a centinaia di famiglie in ansia.

“È inutile andare in Malaysia. Non ci sono ancora risultati. Se partissimo non avremmo altro da fare che aspettare. Esattamente quello che stiamo facendo oggi a Pechino anche perché molti di noi non parlano inglese. Quelli della compagnia non ci considerano adesso e dovrebbero farlo se andassimo in Malaysia? Lo dubito”, dice un uomo.

Ancora più amareggiato un altro uomo: “Non sono per nulla soddisfatto. Siamo tutti furiosi. Dopo tutto questo tempo non abbiamo ancora risposte su che cosa sia davvero accaduto”.

Uno dei problemi è soprattutto chi pagherà per i viaggi dei familiari. La compagnia dichiara di avere organizzato un team di 100 esperti per il sostegno psicologico, ma rifiuta di offrire biglietti per la Malaysia ai familiari sino a quando i fatti non saranno chiariti.

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