Le pagine vengono strappate o distrutte con un taglierino e adesso questi libri verranno consultati solo sotto sorveglianza.
Per reagire l’ambasciata israeliana ha deciso di donare centinaia di copie che potessero sostituirsi a quelle distrutte come spiega l’ambasciatore israeliano: “C‘è stata una reazione di sdegno della società civile ed è un fatto positivo. Farà riflettere su come sia potuto accadere”.
Gli episodi però sono in aumento e sono stati segnalati in 38 biblioteche pubbliche sparse in otto delle 23 municipalità in cui è suddivisa la capitale.