Presentato venerdì mattina il programma europeo "Smart Inno", che vede la Provincia di Rimini quale ente capofila di un'ampia rete di soggetti pubblici e privati con un budget di competenza già attributo di 689mila euro. Obbiettivo, sostenere le piccole e medie imprese nel settore della ricerca e sviluppo al fine di incrementare la loro competitività sul mercato internazionale.
Proprio la grave crisi economica che dal 2010 ha investito l'Italia, e che da un paio d'anni a questa parte aggredisce con crescente voracità anche il territorio riminese, mette bene in evidenza la necessità dell'imprenditoria locale di rivolgersi, per sopravvivere e garantire occupazione, anche a mercati meno stagnanti dal punto di vista dei consumi di quello nazionale. Una recente indagine commissionata da CARIM- Cassa di Risparmio di Rimini e Confindustria Rimini dà sostanza numerica a tale assunto. Su un campione di 180 imprese locali, ben 144 hanno dichiarato di avere contatti con l'estero. Nella ricerca emerge che 90 imprese su 180 hanno sperimentato nuove forme di collaborazione all'Estero.
'Smart Inno' mette in piedi forme di intervento moderne proprio sui versanti particolarmente ritenuti critici dall'imprenditoria riminese che vuole concorrere in ambito europeo: conoscenza delle diverse normative, scambio di buone pratiche, individuazione dei percorsi e delle fonti di finanziamento più efficaci per tutelare la competitività della piccola e media impresa.
È il più recente progetto strategico europeo sul quale sta lavorando l'Ufficio unico per le Politiche europee, che mette assieme Provincia, Comune di Rimini e Camera di Commercio di Rimini.