“Qui a Maidan il numero dei manifestanti è notevolmente cresciuto rispetto alla notte precedente.
Questo si può spiegare con il fatto che la gran parte delle persone arriva qui da diverse regioni dell’Ucraina nonostante le difficoltà del viaggio fino a Kiev.
I manifestanti ci raccontano che all’ingresso nella capitale i loro autobus sono stati fermati dalle forze dell’ordine, e quindi la maggior parte di loro ha dovuto continuare a piedi.
Non arrivano a mani vuote: portano degli pneumatici, per contribuire ad alimentare il fuoco di Maidan.
Quelli che non partecipano direttamente agli scontri con la polizia vengono per aiutare come possono.
Ci sono delle donne, ci sono degli handicappati, come quest’uomo in sedia a rotelle, che è venuto per aiutare a romprere il selciato, in modo che i manifestanti si possano poi difendere lanciando pietre contro la polizia.
In generale, qui dicono che più vengono attaccati, più vengono malmenati, e più si rialzano e tornano in prima linea per battersi.
Oggi c‘è una sola condizione alla quale sarebbero disposti a lasciare la piazza: le dimissioni del Presidente Viktor Yanukovich.”