Bruxelles in lutto per i morti di Kiev. Alcuni attivisti ucraini hanno manifestato davanti alla sede del Parlamento europeo per chiedere all’Europa di imporre sanzioni contro il regime ucraino. Allo stesso tempo i deputati europei hanno chiesto di congelare i beni e di vietare l’ingresso nell’Unione ai politici e funzionari ucraini responsabili delle violenze.
Spiega Elmar Brok, presidente della Commissione affari esteri del Parlamento europeo: “Fino ad ora volevamo una soluzione diplomatica per arrivare ad un risultato pacifico, ma dopo la notte scorsa credo che i cittadini ucraini si aspettino da noi precise e chiare risposte”
Michael Gahler, eurodeputato tedesco conservatore, lancia un monito duro alla Russia: “Chiediamo al regime di metter fine alla violenza e lo chiediamo anche alla Russia, ci sono denuncie che accusano la Russia di essere responsabile di aggressioni, con rapimenti o omicidi mirati”
A Bruxelles è giunta anche la vincitrice dell’Eurovisione, la cantante ucraina Ruslana, diventata uno dei volti della rivolta di Kiev, ha sollecitato sanzioni contro il presidente Yanukovich, che non esita a definire un dittatore di fatto.
“‘Sta facendo una guerra e gli piace, resta seduto a giocare la sua battaglia navale. Per lui tutto cio’ è solo un gioco- ha dichiarato Ruslana ai microfoni di euronews. Non gli importa della gente che muore. E’ indifferente. Ride e pensa che l’Unione europea non imporrà sanzioni. questo è il suo atteggiamento”.
Dopo aver tergiversato per mesi, i ministri degli esteri europei si riuniranno in via straordinaria giovedi per discutere delle sanzioni. Se la violenza continuerà non si escludono misure restrittive eccezionali- recita un comunicato del Ministero degli Esteri italiano.