Nuove nubi all’orizzonte per la crescita economica cinese: a gennaio prezzi al consumo sono rimasti fermi al 2,5% ma, a preoccupare il governo, sono quelli alla produzione, scesi all’1,6%.
È il 23esimo mese di fila di contrazione, registrata in tutte le categorie di materie prime e beni strumentali.
Che si tratti di un problema di sovracapacità produttiva, come dicono alcuni, o di domanda interna in calo, parola dei più pessimisti, la palla passa ora al governo di Pechino.
Dopo il rallentamento della crescita al 7,7% nel 2013, ci si attende un target immutato per quest’anno al 7,5%. Un obiettivo che, per molti, richiederà nuovi stimoli economici.