L'Ucraina a un passo dal baratro nell'incognita degli aiuti

2014-02-13 13

La crisi politica in Ucraina sta avendo pesanti conseguenze anche sull’economia e molti esperti mettono in guardia circa un possibile collasso dell’ex repubblica sovietica.

Un declino demografico che vede 13 milioni di pensionati su una popolazione di 45 milioni di persone non fa che aggiungersi a un disastro finanziario, che solo un aiuto internazionale, o quello della Russia, sembra potere evitare:

“Occorre formare un governo che non irriti gli europei e gli americani – dice il politilogo Mykhaylo Pohrebinsky -. Al contempo deve essere un governo che possa presentarsi ai russi per chiedere aiuto, la seconda tranche del prestito dalla Russia”.

Mosca si è impegnata a fornire un pacchetto di aiuti dell’equivalente di circa 11 milioni di euro, di cui una prima tranche è già stata sbloccata a dicembre. “Sarebbe decisamente molto meglio per il mercato e per l’economia ucraina – dice Olena Bilan della Dragon Capital, principale banca di investimenti ucraina -se si ottenesse un aiuto del Fondo Monetario Internazionale, poiché il sostegno dell’FMI significherà che il governo, le autorità faranno riforme per mettere l’economia ucraina su un cammino più sostenibile, e il sostegno russo significherà avere più soldi da spendere per ripagare il gas importato dalla Russia”.

Intanto gli ucraini devono campare con stipendi che spesso non arrivano ai trecento euro mensili. Qualcuno a Kiev si mostra preoccupato: “Se è un prestito a condizioni vantaggiose allora non importa da dove viene – dice un abitante -, ma il prestito deve essere restituito e questo è disastroso per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti”.

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