Ha spiegato di non essersi mai interessata all’azienda e di fidarsi in toto del marito. L’Infanta Cristina è stata interrogata al tribunale di Palma di Majorca nell’ambito dell’inchiesta che la vede imputata per riciclaggio di denaro e frode fiscale.
La secondogenita del Re di Spagna deve rispondere in quanto azionista, insieme al marito Inaki Urdangarin, di Aizoon, l’impresa familiare alla quale sarebbero stati dirottati fondi pubblici provenienti dall’istituto Noos.
“Non ha avuto privilegi o immuintà – ha detto il legale della principessa Miqel Roca -, ha risposto alle domande, era qui, è stata qui cinque ore durante la mattinata e due ore durante il pomeriggio, ha risposto a tutti dicendo la sua verità”.
In occasione del processo, davanti al tribunale alcune centinaia di persone hanno manifestato contro una monarchia attanagliata da scandali e inchieste che ne hanno fatto precipitare il gradimento.
Diversi i manifesti di sostegno al magistrato José Castro, colui che ha incriminato l’Infanta Cristina, la prima componente della Famiglia Reale a finire in tribunale.