Guillermo Gayà, inviato di Euronews a Palma di Majorca dice: “La deposizione dell’infanta Cristina di fronte al giudice come indagata, la prima di un membro della casa reale nella storia di Spagna, ha suscitato enormi aspettative nel Paese. Inoltre si svolge a Palma di cui Cristina è duchessa. Per l’occasione gruppi antimonarchici hanno chiesto la proclamazione della Repubblica, altri hanno avanzato diverse rivendicazioni sociali”.
Sostegno al giudice Castro titolare dell’inchiesta, indignazione contro la corruzione politica e i reati finanziari in continuo aumento. Davanti al tribunale di Palma di Majorca ci sono gli spagnoli stanchi della crisi.
Il consenso della monarchia resta sopra il 50 per cento, ma è in calo, c‘è anche chi la mette completamente in discussione:
“La monarchia è un’istituzione arcaica, medievale ed è totalmente protetta da una specie di mafia. E’ la pietra angolare della corruzione esistente in questo Paese”.
“E’ protetta del primo ministro Rajoy, che in una decina di dichiarazioni alla stampa ha detto che Cristina ne uscirà innocente”.
“Che dichiari o no, non mi sembra né positivo né negativo. L’unica cosa che mi soprende molto è che sprechiamo 300 mila euro in una sola mattina per la sicurezza, quando sicuramente nelle scuole e negli ospedali abbiamo bisogno di investire 300 mila euro per materiali di base”.
Oltre 200 poliziotti sono stati dispiegati nei dintorni della Corte a Palma che è stata località di vacanze per la famiglia reale, fino allo scoppio dello scandalo Urdangarin. Ora qui c‘è chi si vergogna che il nome della località venga associato alla parola corruzione.