Ha iniziato a brillare nei primi anni ’90 la stella di Philip Seymour Hoffman, spentasi a soli 46 anni la scorsa notte a Manatthan.
Il premio Oscar per Capote è stato trovato morto nel bagno del suo appartamento da 11.000 dollari al mese del West Village.
Probabile overdose, ha fatto sapere la polizia. È stato un amico, preoccupato perché non riusciva a raggiungerlo, a scoprire il cadavere dell’attore, la siringa apparentemente ancora infilata nel braccio, vicino al cadavere buste di eroina. Lo scorso anno era stato ricoverato in un centro di riabilitazione.
“Philip era un attore molto importante e ora prende il suo posto nell’olimpo dei grandi attori – il ricordo di Kevin Costner – È un peccato, perché chissà cosa avrebbe potuto ancora dare? Ci lascia in eredità il suo lavoro”.
“Sapeva interpretare il pericolo e la vulnerabilità – dice Gary Oldman – Tutte quelle qualità che rendono un attore molto speciale”.
L’ultimo film di Hoffman, A Most Wanted Man, presentato al Sundance Film Festival, uscirà nelle sale nelle prossime settimane.