In Indonesia si cercano eventuali sopravvissuti tra le ceneri del vulcano Sinabung, nel timore di nuove eruzioni. I morti sono finora una quindicina ma il bilancio potrebbe aggravarsi. Indefinito il numero dei dispersi.
Muniti di maschere di ossigeno, i soccorritori scavano nella cenere che ha sepolto un villaggio a meno di tre chilometri dal cratere, sull’isola occidentale di Sumatra.
“Per avere accesso ai corpi siamo costretti ad arrivare nelle aree vietate, ma è un’emergenza – spiega un esperto -. Dobbiamo ridurre il personale che interviene al minimo, così come il tempo e l’equipaggiamento poiché si tratta di zone rischiose”.
L’eruzione del Sinabung – uno dei quasi centotrenta vulcani attivi in Indonesia, nella cintura di fuoco del Pacifico – ha provocato anche alcuni feriti, uno dei quali deceduto in ospedale.
Era tornato in attività nel 2010, dopo quattrocento anni. È la prima volta che una sua eruzione provoca morti.