Botta e risposta tra russi e americani sull’Ucraina, nel corso della Conferenza Internazionale sulla Sicurezza, a Monaco di Baviera.
È il Segretario di Stato americano, John Kerry, a prendere la parola per ribadire la vicinanza di Washington ai manifestanti anti-governativi di Kiev:
“La larga maggioranza degli ucraini vuole vivere liberamente in un Paese sicuro e prospero. E combattono per il diritto di associarsi a dei partner che li aiutino a realizzare le loro aspirazioni. E hanno deciso che questo significa che il loro futuro non sarà compresso in un Paese isolato”.
Ma se Washington condanna il governo del Presidente Yanukovich, il Ministro degli Esteri russo chiede più equilibrio:
“Perché non si dicono parole di condanna per coloro che assediano e occupano edifici pubblici, che attaccano la polizia, che incendiano, che usano slogan razzisti, antisemiti, nazisti?”.
Mosca aveva già criticato in precedenza la decisione statunitense di incontrare l’opposizione ucraina, cosa avvenuta proprio a Monaco.
E l’appoggio espresso dagli USA comunque all’opposizione non basta, come sottolinea l’inviato di euronews:
“John Kerry ha detto che gli Stati Uniti e l’Unione europea stanno saldamente con il popolo ucraino. Ma i leader dell’opposizione chiedono qualcosa di più. Sperano di convincere l’America e l’Europa che il prossimo passo per risolvere la crisi può solo essere l’applicazione di sanzioni contro il governo del presidente Yanukovich”.