Un'intesa sul nuovo piano regionale dei rifiuti, che sarà approvato nei prossimi mesi. E' questo il traguardo raggiunto il 4 dicembre in Regione dai sindaci di Riccione, Misano e Coriano che da qualche mese a questa parte si stanno battendo per la salute dei cittadini. In base all'articolo 23 del disegno di legge "collegato ambiente", infatti, l'Emilia-Romagna potrebbe diventare a breve la pattumiera d'Italia, raccogliendo rifiuti extra regionali destinati all'inceneritore di Coriano. Provincia e Sindaci sono fortemente contro la decisione di Hera di accogliere altri rifiuti che potrebbero gravare pesantemente sulla salute della cittadinanza. Il Presidente della Provincia Stefano Vitali e i sindaci di Coriano, Riccione e Misano, Domenica Spinelli, Massimo Pironi e Stefano Giannini hanno fatto il punto della situazione non nascondendo scetticismo e preoccupazione. Per ora, la Regione ha dissentito da Roma ed è arrivato lo stop ad Hera: l'inceneritore non potrà trattare rifiuti extra regionali e dovrà mantenere il limite quantitativo annuo di 140mila tonnellate. In merito al trattamento di rifiuti extra-Provincia di Rimini, questi saranno accolti secondo il principio della prossimità territoriale. Si tratta però di una mera eventualità: dall'esame dei flussi di produzione e conferimento del rifiuto urbano prodotto nel riminese, questo risulta sufficiente per il funzionamento dell'impianto. Ma le parole non bastano. Tutti in guardia affinché l'Emilia-Romagna non diventi il punto di riferimento nazionale per lo smaltimento dei rifiuti considerando che, se ciò divenisse realtà, sarebbe un grande business contrassegnato da ricchi bilanci unicamente per Hera, a discapito del benessere dei riminesi.