Nonostante le proteste del Messico e del dipartimento di Stato americano, il Texas ha giustiziato, con un’iniezione letale, il 46enne messicano Edgar Tamayo Arias.
L’uomo era stato condannato nel 1994 per l’omicidio di un poliziotto.
L’esecuzione è stata decisa dopo che la Corte Suprema, a
Washington, ha respinto gli ultimi ricorsi.
Soddisfatti i familiari dell’agente ucciso. “Siamo qui” dichiara commosso il fratello “per ricordare a tutti chi è la vera vittima e per ribadire che John Kerry non ha il diritto di cercare di blindare la Corte Suprema e affidare le chiavi alla comunità internazionale.”
Secondo i suoi avvocati, Tamayo si esprimeva male in inglese e soffriva di un lieve ritardo mentale.
Inoltre, non gli sarebbe stato concesso di avvalersi dell’assistenza dell’ambasciata del suo Paese, in violazione della Convenzione di Vienna.