Nuovi scontri nella notte a Kiev tra dimostranti e polizia. Un manifestante antigovernativo, secondo notizie ancora non confermate, sarebbe morto per colpi di arma da fuoco. Un altro, caduto ieri dall’alto dello stadio, è deceduto in ospedale per le ferite riportate.
L’estrema destra cerca di monopolizzare le proteste a scapito dei rappresentanti ufficiali dell’opposizione e ci si interroga sulla mancanza di un leader.
“Klichko e gli altri sono politicamente morti” sentenzia un dimostrante ai microfoni di euronews. “A guidare la protesta è la destra.”
“Dovrebbero pensare tutti al futuro dell’Ucraina” osserva un altro tra gli uomini in piazza. “Sono tempi duri per il Paese. Se i leader ufficiali dell’opposizione non rinunciano alle loro stupide ambizioni sarà un massacro”.
Mentre emergono le divisioni nel fronte dei manifestanti, salgono a 50 gli arresti per le violenze compiute da domenica anche dalle tifoserie della Dynamo.
“Lanci di bottiglie molotov e cubetti di porfido da parte dei manifestanti – riferisce il nostro corrispondente a Kiev, Sergio Cantone, – “qualche bomba stordente da parte dei Berkut, la polizia antisommossa. Intanto la piazza non sembra avere una strategia ben definita.”