Sbarca a Ginevra fra feroci polemiche Ban Ki Moon per partecipare ai colloqui sulla Siria a Montreux. Il segretario dell’Onu vi arriva dopo il ritiro dell’invito all’Iran.
Ban Ki moon ha compiuto il gesto dopo che il governo di Teheran aveva dichiarato di non sostenere l’accordo per una transizione politica in Siria, siglato nel 2012, e che è la base di partenza per i nuovi negoziati.
“Transizione” vuol dire che Bashar al Assad deve farsi da parte. Inconcepibile non solo per Tehran, ma anche per Mosca da dove il ministro degli esteri Lavrov manda una dichiarazione durissima: “Chi ha chiesto il ritiro dell’invito all’Iran sono gli stessi che chiedono un cambio di governo. È semplicemente un’interpretazione disonesta di ciò che è stato deciso a Ginevra in giugno. E adesso scopriamo che coloro i quali interpretano in modo disonesto i fatti sono largamente rappresentati in questa nuova conferenza di pace”.
Ban Ki Moon aveva detto di essere convinto che Teheran fosse d’accordo con il comunicato finale di Ginevra 2012, che prevedeva de facto l’addio al potere di Bashar al-Assad. Teheran invece oggi ha dichiarato il suo rifiuto a qualsiasi pre-condizione.