Corpi e detriti. E’ quanto resta a testimoniare gli scontri tra l’esercito e i ribelli nella città di Bor, nel Sud Sudan. Bor è stata riconquistata, ma lo stato di Jonglei, di cui è capitale, è ancora un terreno di battaglia.
Bor era al centro dei combattimenti da metà dicembre, quando sono iniziati gli scontri tra i sostenitori dell’ex vice presidente Riek Machar e le truppe regolari del presidente Salva Kiir. Scontri che hanno rapidamnte assunto una valenza interetnica.
Sul fronte negoziale, si lavora per raggiungere un cessate il fuoco.
Sia il Governo che i ribelli sarebbero pronti a firmare la fine delle ostilità, un documento presentato dai Paesi dell’Africa Orientale che stanno mediando nella crisi sud sudanese.
Da dicembre migliaia di persone hanno perso la vita, secodno l’Onu, e oltre mezzo milione sono sfollati.