Intervista al prof.Vincenzo De Giorgi, Dipartimento di Scienze Dermatologiche Università degli Studi di Firenze.
l carcinoma basocellulare o basalioma è il tumore della pelle più diffuso, che ogni anno colpisce 10 milioni di persone in tutto il mondo, con il numero di nuovi casi diagnosticati che aumenta al ritmo costante del 10%. Il paradosso del carcinoma basocellulare è che si tratta di un tumore "buono", che può quasi sempre essere rimosso chirurgicamente, ma in alcuni rari casi avanzati o metastatici si trasforma e diventa aggressivo, fino a provocare delle profonde e devastanti lesioni sulla pelle, spesso sul volto, sfigurando e deturpando i pazienti. Proprio per le forme più invasive di basalioma emergono nuove prospettive terapeutiche, come vismodegib, un'innovativa terapia a target molecolare in grado di inibire il pathway (via di segnalazione cellulare) di Hedgehog che risulta alterato nel 90% dei carcinomi basocellulari. Sotto la maschera. Angosciante, subdolo e disgustoso: sono i 3 aggettivi più utilizzati dagli italiani che hanno conosciuto il carcinoma basocellulare avanzato. Per la forma più invasiva di carcinoma basocellulare in cui la chirurgia non può essere una soluzione appropriata, esiste oggi una nuova prospettiva terapeutica: il vismodegib, già approvato dall'FDA negli Stati Uniti e dall'EMA in Europa, è un innovativo trattamento a target molecolare capace di inibire il pathway (via di segnalazione cellulare) di Hedgehog che risulta alterato nel 90% dei carcinomi basocellulari, indipendentemente dalla gravità e dalla tipologia del tumore