Nella Repubblica Centrafricana devastata delle violenze settarie, prime scene di tregua fra combattenti cristiani e musulmani in un quartiere della capitale Bangui.
La fine delle rappresaglie è stata confermata dal capo di Stato Maggiore dell’esercito e arriva dopo le dimissioni del Presidente, Michel Djotodia, in esilio in Benin.
Djotodia si era insediato dopo che i ribelli islamici Seleka avevano rovesciato il l’ex capo di Stato cristiano Francois Bozizé. La sua uscita di scena potrebbe mettere fine a mesi di rappresaglie.
Subito dopo le sue dimissioni, infatti, le milizie rivali hanno siglato un accordo per un cessate il fuoco nella capitale.
“Abbiamo bisogno di pace, perché abbiamo perso tutto – spiega una residente di Bangui, Eugenie Koyvonne – Abbiamo perso la nostra gente, i nostri genitori e i nostri figli sono andati lontano nei boschi, non abbiamo bisogno di questo”.
A seguito delle dimissioni di Djotidia, il potere è stato affidato a un Consiglio nazionale di transizione che dovrà scegliere un altro capo di Stato. L’interim, per un massimo di 15 giorni, è stato affidato al presidente del Cnt.