Che i cinesi fossero esperti commercianti lo si sapeva fin dai tempi di Marco Polo. Il 2013, però, entrerà nei libri di storia come l’anno del sorpasso: l’Impero Celeste è riuscito a sottrarre agli Stati Uniti d’America la corona di prima potenza mondiale del commercio.
Il totale degli scambi da e verso la Cina è cresciuto del 7,6%, superando la soglia dei 4mila miliardi di dollari. Washington, dal canto suo, non ha ancora pubblicato i dati definitivi. Ma se nei primi 11 mesi dell’anno si è fermata a 3mila e 500 miliardi di dollari, è improbabile che abbia mantenuto il gradino più alto del podio.
Dopo aver raggiunto nel 2009 il primo posto in termini di esportazioni ed essere diventata lo scorso ottobre la principale importatrice di petrolio, Pechino conferma dunque l’aspirazione a diventare la prima economia del mondo.
Rimane l’incognita dei dati “gonfiati” dagli esportatori, pratica diffusa nel Paese asiatico per aggirare le restrizioni sul flusso di capitali. Un problema già noto alle autorità, che assicurano di aver intensificato i controlli nel corso dell’anno.