AMI AVVOCATI VIDEO: Cognome materno ai figli, vera svolta per la parità tra i sessi.
“La sentenza della Corte Europea di Strasburgo, che ha condannato l’Italia (per l’ennesima volta) per la violazione del principio di parità fra i sessi, peraltro sancito in via definitiva dal Trattato di Lisbona del 2007, trova ampio consenso nell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani”, così l’avv. Gian Ettore Gassani, presidente dell’AMI.“ Attualmente – afferma il matrimonialista – il Codice Civile del nostro Paese vieta di poter attribuire il cognome materno ai figli, fatti salvi i casi previsti quali la maternità naturale senza il riconoscimento della prole da parte del padre. Le nostre leggi sono ancora fortemente di stampo patriarcale, nonostante le varie riforme del diritto di famiglia. Il cognome paterno è considerato sacro, sulla scia di un retaggio culturale e giuridico millenario, tanto che in determinati casi il cognome materno può essere solo aggiunto a quello paterno.” E spiega: “Da circa vent’anni nel nostro Paese si parla di libertà nell’attribuzione del cognome ai figli ma sono forti le resistenze del legislatore a consentire ai genitori tale scelta senza l’imposizione paternalistica di una legge superata dalla storia e dalle Convenzioni internazionali”. Infine: “ Urge una riforma del diritto di famiglia italiano, per evitare che l’Italia finisca in un binario morto rispetto agli altri Paesi dell’Occidente e dell’Unione Europea in particolare ”. Michele Varcasia (RESPONSABILE COMUNICAZIONE AMI AVVOCATI).