In Siria è sempre più violenta l’offensiva lanciata dai ribelli ad Aleppo e Idlib contro i miliziani affiliati ad Al Qaeda, accusati di aver tradito lo spirito della rivoluzione e di aver commesso molteplici abusi. Nel mirino degli insorti siriani c‘è la potente formazione qaedista denominata ‘‘Stato Islamico dell’Iraq e del Levante’‘ (Isili). Con l’obiettivo di eliminarla è nato, nelle regioni settentrionali, ‘‘l’Esercito dei Mujahideen”, una nuova alleanza di milizie islamiche siriane anti-regime.
La formazione qaedista è presente anche in Iraq dove controlla Falluja. Da venerdì nelle province di Aleppo e Idlib, nel nord della Siria, almeno 36 affilatiti di questo gruppo sono stati uccisi e un centinaio catturati dai ribelli, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti dell’Uomo. A sostenere il ‘‘Libero Esercito Siriano’‘ contro questi gruppi vicino ad Al Qaeda è anche la Coalizione Nazionale Siriana. La principale organizzazione dell’opposizione ha accusato queste formazioni jihadiste di ‘‘oppressione autoritaria.’‘