E vendere e produrre marijuana diventano mestieri come tanti altri. Conto alla rovescia in Colorado, negli Stati Uniti, per gli amanti dello spinello. Dal 1 gennaio aprono i coffee shop che trasformano Denver nella Amsterdam americana. Entra così in vigore la legge frutto del referendum con cui, a novembre scorso, Colorado e Washington hanno dato il via libera al consumo “di piacere” oltre che all’uso medico del cannabis.
“Le varietà disponibili sono esposte per dare la possibilità di scegliere al cliente” spiega un rivenditore. “Disponiamo di una ventina di campioni sul bancone e poi su richiesta c‘è la parte dedicata alla coltivazione, nel retro, dove cresciamo le piante”.
Ma se la fibrillazione aumenta tra i venditori, non minori sono l’entusiasmo ma anche le sgomitate tra i produttori in corsa per accaparrarsi una licenza.
“Stiamo tutti sulle spine in questi ultimi giorni e non siamo sicuri di chi, nel settore, avrà diritto di commercializzare il prodotto e chi no” dice Robin Hackett.
Le richieste sono state centinaia ma solo 348 le licenze assegnate per la produzione; 14 i punti vendita che si preparano all’assalto del primo dell’anno.