L’opposizione cerca di bloccare lo svolgimento delle elezioni in Thailandia e la crisi politica a Bangkok degenera negli scontri all’esterno degli uffici per presentare le candidature.
La polizia thailandese ha disperso con la forza i manifestanti antigovernativi che avevano fatto irruzione in uno stadio della capitale per impedire la registrazione delle candidature per il voto del prossimo 2 febbraio. Almeno 32 persone sono rimaste ferite, una è stata colpita alla testa da un proiettile.
L’opposizione chiede l’allontanamento del primo ministro Yingluck Shinawatra, accusata di essere il ‘burattino’ di suo fratello, Thaksin, attualmente in esilio. La premier ha indetto elezioni anticipate, ma i suoi avversari, che non vincono da 20 anni, chiedono la riforma della legge elettorale che attualmente favorisce il radicamento degli Shinawatra nel nord-est rurale.
Nonostante il boicottaggio, si sono già iscritti al voto una trentina di movimenti. I candidati eludono i picchetti all’esterno della struttura, raggiungendola a bordo di elicotteri.