Il video ha fatto il giro del mondo. Gli aggressori arrivano all’improvviso speronando con un SUV la macchina sulla quale viaggiava, immagini riprese dalla telecamera montata sul cruscotto.
Lei prova a scappare in retromarcia e successivamente anche a piedi, ma loro la raggiungono e la picchiano selvaggiamente.
Il loro mezzo è stato ritrovato nella zona sud di Kiev: due uomini sono stati arrestati, un terzo è ancora latitante.
Vittima del brutale assalto, avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, è la giornalista investigativa ucraina Tatyana Chornovol.
Le telecamere l’hanno raggiunta nel reparto terapia intensiva: ha il volto tumefatto e sanguinante, riesce a malapena a parlare.
Attivista con alle spalle tante azioni di protesta, la donna è considerata una figura molto “scomoda” per aver scritto una serie di articoli che scavavano negli affari e nei patrimoni dei vertici governativi.
Prima dell’aggressione aveva pubblicato immagini della casa di campagna del ministro dell’Interno Vitaliy Zakharchenko.
La notorietà la raggiunse però nell’agosto 2012, quando riuscì a intrufolarsi nella residenza del presidente Yanukovich e ad immortalare i campi da golf e persino una lussuosa casa galleggiante.
Da settimane Tatyana Chornovol era presenza fissa in Piazza Maydan, cuore della protesta filo-europeista.
La polizia, durante i primi rilievi, ha parlato di vendetta, incidente o semplice provocazione. Ma per ora i perché dietro questa aggressione ancora non emergono.