L’esercito francese concentra le forze a Bangui, nel tentativo di arginare la violenza interreligiosa riesplosa nella capitale della Repubblica Centrafricana.
A Bruxelles la Francia ha ottenuto un timido impegno da parte dei partner europei a sostegno della missione nella sua ex colonia, dove negli ultimi giorni si registrano altre decine di morti.
“Il problema principale al momento è la violenza – spiega Manuel Fontaine, Direttore regionale per l’Africa centrale e occidentale dell’UNICEF -. Le persone hanno bisogno di protezione. Le comunità hanno bisogno di potere interagire, capire e cercare di calmarsi e non di certo di risolvere i problemi con la violenza. Nel frattempo è ovvio che noi dobbiamo continuare il nostro lavoro di organizzazione umanitaria e distribuire l’acqua, le coperte e il cibo per permettere alla popolazione di potere sopravvivere con dignità ovunque, nelle migliori condizioni possibili”.
L’Unione europea prenderà una decisione a gennaio su un’eventuale operazione congiunta con lo scopo di fermare le violente tra cristiani e musulmani esplose in seguito al colpo di stato dello scorso marzo.